- In hiragana e katakana ci possono essere le consonanti doppie propio come avviene nell'italiano. Per raddoppiare la consonante basta farla precedere dal carattere つ ( tsu ) scritto in minuscolo. Facciamo un esempio: がっく ( gakku ), essendo lo 'tsu' che precede il carattere 'ku' scritto in minuscolo rispetto agli altri caratteri, la kappa di 'ku' viene raddoppiata. La stessa regola si applica con il ツ ( tsu ), sempre scritto in minuscolo, del katakana.
- Nell'hiragana ci sono anche le vocali "lunghe", sono vocali il cui suono risulta più prolungato rispetto alla vocale singola e si ottengono aggiungendo あ, い o う a seconda della vocale che precede.
- あ si allunga con あ
- い si allunga con い
- う si allunga con う
- え si allunga con い
- お si allunga con う
E' molto importante pronunciare le vocali lunghe "tenendo" il suono più a lungo rispetto a una vocale singola ( provate a dire A - vocale singola - e - AAA - la stessa vocale ma con il suono mantenuto per più di un secondo ) altrimenti si rischia di rivolgersi a una signora ( おばさん - obasan ) chiamandola invece "nonnetta" ( おばあさん - obaasan ) !
Nel katakana per allungare la vocale basta farla seguire da una lineetta ( es: スーパー suupaa - super ).
- Il carattere は ( ha ) se usato come particella o alla fine di espressioni di saluto come こんばんは - konbanwa ( buonasera ) - o こんにちは - konnichiwa ( salve, buongiorno ) - si pronuncia wa.
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