venerdì 14 ottobre 2011

Giapponese: "da" e "desu"

In giapponese non esiste un vero e propio verbo essere, possiamo però usare ( da ) o です ( desu ) per dichiarare lo stato d'essere di una cosa. E' bene però ricordare fin da subito che “da” e “desu” anche se in molti casi vengono tradotti come se fossero il verbo essere in realtà non sono verbi.

( da ) può essere usato in diversi modi:
- Nella forma piana non passata facendolo seguire a sostantivi e ad alcuni tipi di aggettivi ( Es: 学生だ – gakusei da – è uno studente ) per formare il predicato nominale.

- Può non essere usato. “E' uno studente” si può anche dire solo con 学生 ( gakusei ). Senza ( da ) la frase ha un tono più “gentile” tipico del linguaggio femminile.

- Deve essere usato con certi tipi di aggettivi, nello specifico quelli in -na e solo con quelli ( tratteremo gli aggettivi più avanti ), per far sì che abbiano funzione di predicato.


です( desu ) viene usato invece nella forma cortese non passata e, a seconda dei casi, può avere funzione di copula ( ← cliccare il link a wikipedia per spiegazioni riguardo alla copula ) o stare semplicemente a indicare che stiamo usando la forma cortese.



Vediamo l'aspetto base di una frase usando e です:

- Soggetto ( che può essere sottinteso ) + sostantivo o aggettivo ( nel caso sia un aggettivo va usato solo con quelli in -na ) + ( ← in questo caso stiamo usando la forma piana )

- Soggetto ( che può essere sottinteso ) + sostantivo o aggettivo + です ( ← in questo caso stiamo usando la forma cortese )


Vediamo qualche esempio iniziando dalla forma piana:


ビアンキは学生だ ( Bianchi wa gakusei da - Bianchi è uno studente )

- 学生 ( gakusei ) significa studente, seguito da dichiariamo che è uno studente.

- ( ha ) quando usato come particella, come in questo caso, si pronuncia “wa”, serve a indicare il tema di cui stiamo parlando. La frase sopra può anche essere scritta solamente con un 学生だ ( gakusei da ), ma per uno che non ne conosce il contesto può significare “è uno/a studente - sono uno/a studente - sono dei studenti” , aggiungendo ビアンキ + specifichiamo che stiamo parlando di Bianchi. Importante: indica il tema/argomento della frase e non il soggetto. Può capitare a volte che tema e soggetto coincidono ma non è detto che sia sempre così. Vedremo la differenza nei post futuri ma è bene tenere a mente questa distinzione fin da subito.

- Volendo il si può anche omettere. ビアンキは学生 ( Bianchi wa gakusei ) significa sempre che Bianchi è uno studente, ma senza il la frase acquista un tono più femminile ( il viene usato più dagli uomini ) e meno esplicito.

- ビアンキ essendo un nome straniero viene scritto in katakana.

私はビアンキだ ( watashi wa Bianchi da – Sono Bianchi/Mi chiamo Bianchi )

- 私 ( watashi ) significa “io”. In questo caso con 私は ( watashi wa ) indico che l'argomento della frase sono io stesso e con ビアンキだ sto dichiarando di essere/di chiamarmi Bianchi.

私はイタリア人だ ( watashi wa itaria jin da – Sono italiano )

- 人 ( hito, jin, nin – come la maggioranza dei kanji ha più di una pronuncia, in questo caso è jin ) significa persona. Preceduto da nomi di nazioni tipo イタリア ( itaria ), アメリカ ( amerika ), カナダ ( kanada ) ecc... indica la nazionalità di una persona. イタリア人 ( itaria jin – italiano ), アメリカ人 ( amerika jin – americano ), カナダ人 ( kanada jin – canadese ).

Domande e risposte ( forma piana )

Nelle domande il NON va messo. Sarebbe come domandare e dichiarare allo stesso tempo se/che qualcosa “è”. Per il resto non cambia nulla, è la frase normale con un punto di domanda alla fine ( o che sostituisce il punto di domanda come vedremo per la forma cortese tra breve ).

Domanda: ビアンキは学生? ( Bianchi wa gakusei - Bianchi è uno studente ? )

Risposta: はい学生だ ( hai gakusei da – si, è uno studente )

- はい ( hai ) significa si.
- Nella risposta non serve ripetere ビアンキは ( Bianchi wa ) perchè ormai sappiamo già che si sta parlando di Bianchi, quindi diventa sottinteso.

Negativo, passato e passato negativo ( forma piana )

Per dire che qualcosa “non è” ( negativo ), “era” ( passato ), “non era” ( passato negativo ), si usa rispettivamente じゃない ( janai ), だった ( datta ), じゃなかった ( janakatta ).

ビアンキは学生 じゃない ( Bianchi wa gakusei janai – Bianchi non è uno studente – Negativo )

ビアンキは学生 だった ( Bianchi wa gakusei datta – Bianchi era uno studente – Passato )

ビアンキは学生 じゃなかった ( Bianchi wa gakusei janakatta – Bianchi non era uno studente – Passato negativo )

Al contrario di quanto avviene con , che nelle domande non va messo, じゃない, だった e じゃなかった si possono usare.

Domanda: ビアンキは先生 だった? ( Bianchi wa sensei datta ? – Bianchi era un insegnante ? )
Risposta: いいえ先生じゃなかった学生だった ( iie sensei janakatta gakusei datta– No, non era un insegnante, era uno studente )

*いいえ ( iie ) signifiica no.
*先生 ( sensei ) significa insegnante.

Tabella riassuntiva:


Affermativo Negativo
Non passato じゃない
Passato だった じゃなかった



Forma Cortese

ビアンキさんは学生です ( Bianchi san wa gakusei desu – Bianchi è uno studente )

私はビアンキです ( watashi wa Bianchi desu – Mi chiamo Bianchi )

私はイタリア人です ( watashi wa itaria jin desu – Sono italiano )

さん ( san ) è un suffisso che si usa dopo il cognome o il nome di una persona, non va mai usato con il proprio ma solo con quello degli altri. In questo caso, dato che stiamo usando la forma in です, significa che siamo in un contesto formale e quindi useremo cognome+san per parlare di/con la persona in questione. Si può usare cognome+san con persone con cui non si è in confidenza o non si conosce proprio, oppure nome+san con persone con cui si è entrati in un certo grado di confidenza ma non a tal punto da poterci permettere la forma piana.

Domande e risposte ( forma cortese )

Al contrario di quanto avviene con la forma piana dove il nelle domande NON va messo, nella forma cortese il です ci vuole! In questo caso però serve solo a indicare che stiamo esprimendo la domanda in forma cortese.

ビアンキさんは学生ですか ( Bianchi san wa gakusei desu ka – Bianchi è uno studente ? )
はい学生です ( hai, gakusei desu – si, è uno studente )

( ka ) è la particella interrogativa e viene usata alla fine della frase al posto del punto di domanda. La si trova principalmente nella forma cortese. In quella piana invece si usa dare alla frase il classico “tono” interrogativo per quanto riguarda il parlato e il punto di domanda ( ? ) per quanto riguardo lo scritto.

Negativo, passato e passato negativo ( forma cortese )

Nella forma cortese il negativo diventa じゃありません ( jaarimasen ), il passato でした ( deshita ), e il passato negativo じゃありませんでした ( jaarimasendeshita ).

Domanda: ビアンキさんは先生でしたか ( Bianchi san wa sensei deshita ka – Bianchi era un insegnante ? )
Risposta: いいえ先生じゃありませんでした学生でした ( iie sensei jaarimasendeshita gakusei deshita – no, non era un insegnante, era uno studente )


Tabella riassuntiva:


Affermativo Negativo
Non passato です じゃありません
Passato でした じゃありませんでした


* じゃ( ja ) è l'abbreviazione di では ( dewa, si scrive “deha” ma si legge “dewa” ), quindi può capitare che al posto di じゃありません e じゃありませんでした si trovi scritto ではありません ( dewaarimasen ) e ではありませんでした ( dewaarimasendeshita ). L'unica cosa che cambia è che con では stiamo usando un tono ancora più formale.

domenica 9 ottobre 2011

Appunti vari...

La frase invece di essere soggetto-verbo-oggetto come da noi, è soggetto-oggetto-verbo. “Io bevo un caffè” in giapponese è “io caffè bevo”.

Non ci sono articoli.

Non c'è distinzione di genere ( maschile/femminile ) e numero ( plurale/singolare ).

La “u” è muta ( non si sente nella pronuncia ) se si trova a fine parola.
La “i” è muta a fine parola se preceduta dalla “e”.
La “u” e la “i” sono mute se si trovano in mezzo a due consonanti sorde ( k, s, t, p, f, h, sh, ch ).

Esistono praticamente solo due tempi: uno detto “non passato” e il passato. Non c'è un vero e proprio tempo futuro, in pratica il tempo “non passato” può indicare sia il presente che il futuro. In presenza di parole tipo “domani”, “la prossima settimana” ecc... capiremo che il tempo è coniugato al futuro.

Ci si esprime usando vari stili di linguaggio ( piano, cortese, onorifico, umile – per ora però ci limitiamo ai primi due ) in base al contesto e alla persona con cui stiamo parlando. E' molto importante impararli perchè verbi, aggettivi e copula vengono coniugati in forme diverse anche in base allo stile usato. Lo stile piano ( o forma piana ) viene usato in un contesto informale ( famiglia e amici ), mentre quello cortese ( o forma cortese ) in uno formale ( estranei, persone con cui non siamo in confidenza o che hanno una posizione superiore alla nostra – Es: datore di lavoro ).


La scrittura è dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra ( sul web però la trovate praticamente sempre “all'occidentale” ovvero da sinistra a destra ), e non ci sono spazi.

La scrittura consiste principalmente nell'uso dei kanji ( i caratteri cinesi ) e dei due alfabeti sillabici ( hiragana e katakana ). I kanji possono avere più di un significato e più di una lettura. Ogni kanji infatti ha una ( o più ) lettura “on” ( che deriva dalla lettura cinese del kanji ) e una ( o più ) lettura “kun” ( che è quella giapponese ). Di solito si usa la lettura “on” quando il kanji è combinato con altri e quella “kun” quando invece si trova da solo.

mercoledì 10 agosto 2011

Giappone: mesi, giorni, giorni della settimana.


1月
いちがつ ( ichigatsu – gennaio )
2月
にがつ ( nigatsu – febbraio )
3月
さんがつ ( sangatsu – marzo )
4月
しがつ ( shigatsu – aprile )
5月
ごがつ ( gogatsu – maggio )
6月
ろくがつ ( rokugatsu – giugno )
7月
しちがつ ( shichigatsu – luglio )
8月
はちがつ ( hachigatsu – agosto )
9月
くがつ ( kugatsu – settembre )
10月
じゅうがつ ( juugatsu – ottobre )
11月
じゅういちがつ ( juuichigatsu – novembre )
12月
じゅうにがつ ( juunigatsu – dicembre )
  
- I numeri da 1-12 seguiti dal kanji ( gatsu ) stanno ad indicare i mesi dell'anno.
- Il kanji a seconda del contesto si pronuncia “gatsu” o “tsuki”, e può significare il mese ( come in questo caso ), la parola “luna”, ma anche ( combinato insieme ad altri kanji ) un giorno della settimana.

 
1日
ついたち ( tsuitachi )
2日
ふつか ( futsuka )
3日
みっか ( mikka )
4日
よっか ( yokka )
5日
いつか ( itsuka )
6日
むいか ( muika )
7日
なのか ( nanoka )
8日
ようか ( yooka )
9日
ここのか ( kokonoka )
10日
とおか ( tooka )
11日
じゅういちにち ( juuichinichi )
12日
じゅうににち ( juuninichi )
13日
じゅうさんにち ( juusannichi )
14日
じゅうよっか ( juuyokka )
15日
じゅうごにち ( juugonichi )
16日
じゅうろくにち ( juurokunichi )
17日
じゅうしちにち ( juushichinichi )
18日
じゅうはちにち ( juuhachinichi )
19日
じゅうくにち ( juukunichi )
20日
はつか ( hatsuka )
21日
にじゅういちにち ( nijuuichinichi )
22日
にじゅうににち ( nijuuninichi )
23日
にじゅうさんにち (nijuusannichi )
24日
にじゅうよっか ( nijuuyokka )
25日
にじゅうごにち ( nijuugonichi )
26日
にじゅうろくにち ( nijuurokunichi )
27日
にじゅうしちにち ( nijuushichinichi )
28日
にじゅうはちにち ( nijuuhachinichi )
29日
にじゅうくにち ( nijuukunichi )
30日
さんじゅうにち ( sanjuunichi )
31日
さんじゅういちにち ( sanjuuichinichi )
 
- I numeri da 1 a 31 seguiti dal kanji ( nichi ) indicano i giorni del mese. NB: i giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 14, 20, 24 si pronunciano in maniera diversa, per tutti gli altri invece è la normale pronuncia del numero + nichi.
- Vediamo qualche esempio: 89( hachigatsu kokonoka – 9 agosto ) - 1025( juugatsu nijuugonichi – 25 ottobre ).
- Il kanji , come abbiamo visto prima con “gatsu/tsuki” ( e come avviene con buona parte dei kanji ), a seconda del contesto ha più di una pronuncia e più di un significato. Per esempio in 日本 ( nihon - Giappone ) si pronuncia “ni” e significa “sole”.


月曜日
げつようび ( getsuyoobi – lunedì )
火曜日
かようび ( kayoobi – martedì )
水曜日
すいようび ( suiyoobi – mercoledì )
木曜日
もくようび ( mokuyoobi – giovedì )
金曜日
きんようび ( kinyoobi - venerdì )
土曜日
どようび ( doyoobi – sabato )
日曜日
にちようび ( nichiyoobi – domenica )


- I kanji ( luna ), ( fuoco ), ( acqua ), ( albero ), ( oro ), ( terra ), ( sole ), seguiti da 曜日 ( yoobi – giorno della settimana ) indicano i giorni della settimana.
- I giorni della settimana si possono trovare scritti per esteso ( 日曜日 – domenica ), oppure tra parentesi senza “yoobi”. ES: 8月9日( ) ← martedì 9 agosto ( come si vede martedì non viene scritto per esteso ma compare solo il kanji tra parentesi ).





lunedì 8 agosto 2011

Giappone: ore e minuti


1
いちじ ( ichiji )
2
にじ ( niji )
3
さんじ ( sanji )
4
よじ ( yoji )
5
ごじ ( goji )
6
ろくじ ( rokuji )
7
ななじ ( nanaji )
8
はちじ ( hachiji )
9
くじ ( kuji )
10
じゅうじ ( juuji )
11
じゅういちじ ( juuichiji )
12
じゅうにじ ( juuniji )


- I numeri da 1 a 12 seguiti dal kanji ( ji ) stanno a indicare l'ora. 2 ( niji ) oppure 二時 ( si legge sempre “niji” ma il 2 è scritto in kanji ) significa “le due”.
- Per indicare la mezz'ora dopo ( ji ) si aggiunge ( han – “metà” ). 1時半 oppure 一時半 ( ichijihan ) significa “l'una e mezza”, 2時半 o 二時半 ( nijihan ) significa “le due e mezza”.
- Per distinguere tra mattina o pomeriggio ( i nostri A.M. o P.M. ) si usano i kanji 午前 ( gozen - “A.M.” ) e 午後 ( gogo – “P.M”. ). 午前 1時半 ( gozen-ichijihan ) significa “l'una e mezza di mattina”, mentre 午後 1( gogo-ichiji ) l'una di pomeriggio.
- Per chiedere l'orario si dice 何時ですか ( nanji desu ka – che ore sono ? ).


1
いっぷん ( ippun )
2
にふん ( nifun )
3
さんぷん ( sanpun )
4
よんぷん ( yonpun )
5
ごふん ( gofun )
6
ろっぷん ( roppun )
7
ななふん ( nanafun )
8
はちふん / はっぷん ( hachifun / happun )
9
きゅうふん ( kyuufun )
10
じっぷん ( jippun )
11
じゅういっぷん ( juu-ippun )
12
じゅうにふん ( juu-nifun )
13
じゅうさんぷん ( juu-sanpun )
14
じゅうよんぷん ( juu-yonpun )
15
じゅうごふん ( juu-gofun )
16
じゅうろっぷん ( juu-roppun )
17
じゅうななふん ( juu-nanafun )
18
じゅうはちふん ( juu-hachifun )
19
じゅうきゅうふん ( juu-kyuufun )
20
にじっぷん ( ni-jippun )
21
にじゅういっぷん ( nijuu-ippun )
22
にじゅうにふん ( nijuu-nifun )
23
にじゅうさんぷん ( nijuu-sanpun )
24
にじゅうよんぷん ( nijuu-yonpun )
25
にじゅうごふん ( nijuu-gofun )
26
にじゅうろっぷん ( nijuu-roppun )
27
にじゅうななふん ( nijuu-nanafun )
28
にじゅうはちふん( nijuu-hachifun )
29
にじゅうきゅうふん ( nijuu-kyuufun )
30
さんじっぷん ( sanjippun )
31
さんじゅういっぷん ( sanjuu-ippun )
32
さんじゅうにふん ( sanjuu-nifun )
33
さんじゅうさんぷん ( sanjuu-sanpun )
34
さんじゅうよんぷん ( sanjuu-yonpun )
35
さんじゅうごふん ( sanjuu-gofun )
36
さんじゅうろっぷん ( sanjuu-roppun )
37
さんじゅうななふん ( sanjuu-nanafun )
38
さんじゅうはちふん ( sanjuu-hachifun )
39
さんじゅうきゅうふん ( sanjuu-kyuufun )
40
よんじっぷん ( yonjippun )
41
よんじゅういっぷん ( yonjuu-ippun )
42
よんじゅうにふん ( yonjuu-nifun )
43
よんじゅうさんぷん ( yonjuu-sanpun )
44
よんじゅうよんぷん ( yonjuu-yonpun )
45
よんじゅうごふん ( yonjuu-gofun )
46
よんじゅうろっぷん ( yonjuu-roppun )
47
よんじゅうななふん ( yonjuu-nanafun )
48
よんじゅうはちふん ( yonjuu-hachifun )
49
よんじゅうきゅうふん ( yonjuu-kyuufun )
50
ごじっぷん ( gojippun )
51
ごじゅういっぷん ( gojuu-ippun )
52
ごじゅうにふん ( gojuu-nifun )
53
ごじゅうさんぷん ( gojuu-sanpun )
54
ごじゅうよんぷん ( gojuu-yonpun )
55
ごじゅうごふん ( gojuu-gofun )
56
ごじゅうろっぷん ( gojuu-roppun )
57
ごじゅうななふん ( gojuu-nanafun )
58
ごじゅうはちふん ( gojuu-hachifun )
59
ごじゅうきゅうふん ( gojuu-kyuufun )


- Il kanji ( fun / pun ) preceduto dai numeri 1-59 indica i minuti. Se il numero che lo precede termina per 2, 5, 7, 8 o 9 si pronuncia “fun”, altrimenti “pun”.NB: 8( e tutti gli altri minuti che terminano con 8 : 18, 28, 38, 48, 58 ) si pronuncia sia “hachifun” che “happun” ( 18 si può dire “juuhachifun” oppure “juuhappun” e cosi via per tutti gli altri che terminano in 8 ).
- Ora che abbiamo visto sia le ore che i minuti facciamo qualche esempio di orario completo:
午前8時38分 ( gozen hachiji sanjuuhachifun ) → le 8 e 38 di mattina.
午後10時45分 ( gogo juuji yonjuugofun ) → le 10 e 45 di sera.


*Per chi vuole imparare i kanji ( significato, pronuncia on/kun, ordine dei tratti ) su internet, oltre al classico wikipedia, si trovano dizionari gratuiti scaricabili online. Tra questi uno è il Wakan e l'altro il Tagaini Jisho ( questo ha anche le schede dei kanji in cui viene mostrato l'ordine dei tratti ).

sabato 6 agosto 2011

Giapponese : i numeri.

1
いち ( ichi )
2
( ni )
3
さん ( san )
4
よん ( Yon ) / ( shi )
5
( go )
6
ろく ( roku )
7
なな ( nana ) / しち ( shichi )
8
はち ( hachi )
9
きゅう ( kyuu ) / ( ku )
10
じゅう ( juu )
11
じゅういち ( juu-ichi )
十一
12
じゅうに ( juu-ni ) e cosi via fino a 19. 13 è “juu-san”, 14 “juu-yon”, 15 “juu-go” ecc...
十二
20
にじゅう ( ni-juu )
二十
30
さんじゅう ( san-juu ) e cosi fino a 90. 40 è “yon-juu”, 50 “go-juu”, 51 “go-juu-ichi” 99 “kyuu-juu-kyuu” ecc...
三十
100
ひゃく ( hyaku ), 200 è “ni-hyaku”, 400 “yon-hyaku”, 500 “go-hyaku”, 510 “go-hyaku-juu”, 521 “go-hyaku-ni-juu-ichi”, ecc... NB: 300, 600 e 800 si pronunciano in maniera diversa, come scritto sotto.
300
さんびゃく ( sanbyaku )
三百
600
ろっぴゃく ( roppyaku )
六百
800
はっぴゃく ( happyaku )
八百
1000
せん ( sen ), 2000 è “ni-sen”, 2100 “ni-sen-hyaku”, 2325 “ni-sen-sanbyaku-ni-juu-go” ecc... NB: 3000 e 8000 si pronunciano in maniera diversa, come scritto sotto.
3000
さんぜん ( sanzen )
三千
8000
はっせん ( hassen )
八千
10000
いちまん ( ichi-man )
一万
100000
じゅうまん ( juu-man )
十万
200000
にじゅうまん ( ni-juu-man )
二十万
- Il sistema di numeri giapponese è a 4 cifre invece che a 3 come il nostro. Per fare un esempio: 100.000 non è 100 volte mille come da noi, ma 10 volte diecimila ( juu-man ).
- 0 ( zero ) si pronuncia ゼロ ( zero ) o れい ( rei ).
- I numeri fino a 99.999.999 ( kyuu-sen-kyuu-hyaku-kyuu-juu-kyuu-man-kyuu-sen-kyuu-hyaku-kyuu-juu-kyuu ) si ottengono combinando i numeri da 1 a 10000. Oltre abbiamo おく ( oku ) che va da 100.000.000 ( ichioku ) a 999.999.999.999 ( kyuu-sen-kyuu-hyaku-kyuu-juu-kyuu-oku... eccetera eccetera... ), e ちょう ( chou ) che parte da 1.000.000.000.000 ( icchou ) fino a 9.999.999.999.999.999.
PS: i trattini che ho messo nelle traduzioni tra parentesi servono solo a renderle più leggibili.

*Nella colonna di centro trovate la pronuncia in hiragana e tra parentesi quella con il nostro alfabeto. In quella di destra i numeri scritti in kanji.
**I numeri 4,7 e 9 hanno più di una pronuncia ma quella più comune è la prima elencata.
***Questa tabella ( e le altre che seguiranno ) l'ho fatta più per interesse personale, dato che scrivendo riesco a memorizzare meglio le cose ( aye, mi sto dando al giapponese ! ), quindi, nel caso qualcuno dovesse mai leggere questo blog O_O', non prendete tutto per oro colato ma verificate sempre e in caso di errori non esitate a segnalarli.